Scopriamo insieme la conoscenza passiva

Per diventare amici nel modo giusto

Ciao a tutti amici!

Come penso sappiate ultimamente siamo sottoposti alla volontà di Angie Bau, la nostra ex mascotte che da quando ha deciso di prendere in mano le redini della situazione in associazione non fa altro che dare ordini! 

Dato che mi ha appena ordinato di farvi capire cosa sia la conoscenza passiva (della quale abbiamo parlato nel post di Joy) eccomi qui a scriverti due righe. 

Cos’è e a cosa serve la Conoscenza Passiva?

La conoscenza passiva è un modo che abbiamo per conoscere e farci conoscere dal cane senza impostare nessun tipo di interazione.

Avete capito bene. Si tratta di una metodica educativa o meglio di conoscenza che non comporta attività col cane. La persona deve esclusivamente ignorare l’animale e in questo modo gli permette di studiare il corpo umano e i movimenti tipici delle persone in piena serenità e senza aspettarsi nulla di male.

Viene utilizzata molto con i cani paurosi e con i cani che reagiscono rapidamente e in maniera errata a ogni minimo stimolo. Possiamo dire che è una metodica per farsi conoscere dei cani problematici.

Come faccio a fare conoscenza passiva?

Fare conoscenza passiva è decisamente facile: basta mettersi a una distanza tollerata dal cane e farsi i fatti propri. 

Come faccio a capire se la distanza è tollerata dal cane? Se sono in un box la cosa migliore è mettersi in un angolo e attendere che il cane decida di posizionarsi dove meglio crede.

Se invece abbiamo uno spazio più grande di un box, basterà sederci e sarà il cane a decidere la distanza a suo parere più sicura. Ovviamente quando si tratta di cani reattivi inizialmente è importante conoscersi in sicurezza e ciò significa che potrebbe essere necessario che ci sia una rete tra la persona e il cane. 

“Passivo” significa che non lo si guarda, non gli si parla e non si offre cibo.

Non serve molto tempo: una mezz’oretta al giorno è sufficiente però è importante ripetere quotidianamente questo semplice esercizio.

Il cane deve capire che non succede niente di male a stare insieme. Una delle cause di ansia è il non poter prevedere che cosa sta per succedere, ma se noi ogni giorno, proponiamo solo conoscenza passiva, gli permettiamo di iniziare a prevedere la sua giornata. Se gli viene lasciato modo di prevedere ciò che sta per accadere, sarà più sereno perché si abbasserà il suo stato d’ansia.

Inizialmente con i cani molto reattivi o molto paurosi è bene sedersi per terra dando il fianco al cane e leggersi un bel libro. Leggendo un libro la nostra mente va a concentrarsi su qualcosa ben al di fuori del cane, il nostro respiro si regolarizza, i nostri movimenti si fanno più fluidi e tutto il nostro corpo comunica quiete. Il cane è un animale che legge benissimo il nostro corpo e riesce a capire quando siamo spaventati, irritati, preoccupati e anche quando siamo agitati. Basta il nostro respiro a fargli capire che cosa stiamo pensando e se vogliamo fargli capire che al momento non stiamo pensando a lui, dobbiamo davvero non pensare a lui!

In seguito, una volta che il cane inizierà a mostrare di essere a suo agio in nostra presenza sarà possibile iniziare a stare in piedi o a muoversi, ad esempio passeggiando nel parco insieme a lui, ma sempre tenendo presente che stiamo facendo conoscenza passiva e quindi dobbiamo continuare a non guardarlo! Se proprio vogliamo farlo dobbiamo avere il terzo occhio dietro la testa in modo che lui non si renda conto che lo stiamo tenendo d’occhi. Ricordate: non dobbiamo neanche parlargli, qualunque cosa faccia!

Molto difficilmente un cane totalmente ignorato arriverà ad aggredire o comunque a reagire in maniera sbagliata ed eccessiva. Questo è anche il motivo per cui le visite comportamentali iniziano sempre ignorando il paziente! Invece, è decisamente più facile che un cane completamente ignorato inizi a prendere fiducia, attivi la sua curiosità e inizi a studiarci, imparando a conoscerci. 

In canile noi utilizziamo molto la conoscenza passiva soprattutto con i cani decisamente paurosi e come ad esempio era il nostro Brick, la nostra punta di diamante tremarella. 

Proprio perché come vi abbiamo appena detto è importante durante la conoscenza passiva ignorare completamente il cane, non abbiamo video di quando facciamo questo tipo di attività con i nostri bau, però possiamo mostrarvi dove può arrivare il nostro lavoro. E sì perché dopo la conoscenza passiva, si inizia a lavorare con buonissimi premi e guardate un po’ il nostro Brick fin dove è arrivato! Visto che siamo fierissimi del nostro Brick, vi mettiamo la sua intera playlist!

Buona Visione!

Alice Castorina

 

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