RELAZIONIAMOCI
La relazione cane-uomo
A cura di Lorena Ruboni, educatrice cinofila
Si sente spesso parlare di relazione con il proprio cane, ma cosa si intende?
La relazione è innanzitutto avere il desiderio di conoscere l’altro, costruire in ogni istante un rapporto basato sulla fiducia reciproca, sull’amore, sulla condivisione di momenti ed esperienze, trovare delle affinità.
Una buona relazione tra uomo e cane è fondamentale perché possa esistere un buon rapporto. Perché questo possa instaurarsi nel modo corretto, è importante che il proprietario riconosca la vera natura del suo amico a 4 zampe e la rispetti in tutto e per tutto. Il mondo circostante, le situazioni e come vengono vissute, sono percepite dal cane in modo diverso dal nostro, le sue motivazioni sono differenti, siamo specie diverse.
Ci accomuna l’essere mammiferi, ma loro sono canidi e noi umani.
Spesso il cane viene trattato come un bambino e, sebbene ci siano delle affinità nella maturazione psichica emozionale e sociale per un certo periodo della vita, questo può comportare delle incomprensioni nel rapporto uomo/cane.
Sarebbe bene che il proprietario impari a comprendere, almeno in parte, il linguaggio del proprio cane. È un linguaggio fatto di posture, espressioni facciali (occhi, bocca e muso), movimenti delle orecchie, della coda, tensioni muscolari, come si posiziona nello spazio, contornato dalle emozioni che prova e che subisce (empatia), il tutto condito dal contesto in cui si trova in quel preciso momento.
Il cane impara a relazionarsi con il proprietario osservandolo nei minimi particolari e capita che il proprietario, involontariamente, emetta segnali discordanti tra loro con le proprie posture, toni di voce, espressioni, movimenti degli occhi, il tutto legato dalle emozioni e dal contesto del momento.
Imparare a comunicare e comprendersi fa parte della relazione e del rispetto reciproco.
Rispettarlo significa lasciargli anche soddisfare i naturali bisogni che, come insegna il grande psicologo A. Maslow nella famosa piramide da lui ideata per l’essere umano, seguono una gerarchia precisa e dove non è possibile soddisfare un bisogno del gradino superiore se non sono soddisfatti i bisogni del gradino sottostante. Sono bisogni tutti ugualmente importanti perché un individuo possa vivere in modo equilibrato e sentirsi gratificato.
Vediamo la piramide di Maslow riportata al cane :
– Alla base – Bisogni Primari: respiro, bere, mangiare, dormire, riposo, sessualità, attività e movimento
– Bisogni di sicurezza: sentirsi protetto, sentirsi tranquillo, non avere paura, prevedibilità degli eventi
– Bisogni di Appartenenza ad un gruppo sociale: è legato alla sfera dell’affettività e della socialità. Quindi in primo luogo della famiglia, ma non meno importanti gli amici, estranei, umani di qualsiasi età e provenienza, altri cani di qualsiasi razza, altri animali, ambienti diversi e così via.
– Bisogni di stima: Sentirsi abile, capace, avere un proprio ruolo all’interno del gruppo, sentirsi rispettato, sapere di essere stimato.
– Bisogni di autorealizzazione e cognitivi: fare nuove esperienze e poter apprendere, non sentirsi annoiato, poter usare il ragionamento.
Tradotta nella pratica di tutti i giorni avremo: La ciotola con l’acqua fresca e pulita sempre a disposizione, due o tre pasti al giorno ben dosati e cadenzati, delle uscite “igieniche” ben regolate, delle belle passeggiate in ambienti diversi (dove possibile libero), quindi una buona attività fisica, attività mentale e di fiuto (per mantenere attiva la mente, stancarlo e rilassarlo e potergli dare anche un suo ruolo), dell’attività masticatoria (stimola le endorfine quindi il buon umore ed è una valvola di sfogo dell’eccitazione), di gioco (con la famiglia, con altri cani e da solo), un buon posto in casa dove riposare tranquillo e protetto (un cane normalmente riposa dalle 16 alle 18 ore su 24) .
Sembra difficile? Buona parte di quanto descritto viene svolto dalla coppia cane/uomo, senza che se ne accorga, grazie anche al fatto che il cane è un animale sociale.
Cosa si intende con questo?
Per lui è’ innanzi tutto un bisogno primario, significa che il cane necessita di stare in un gruppo, di interagire con esso, di prendersi cura e di farsi accudire dai familiari, tutto ciò che fa e che lo appaga è in funzione della comunità, non pensa alla prima persona singolare bensì alla prima persona plurale, cioè “noi “. L’uomo ha sfruttato questa fantastica qualità del cane per milioni di motivi, ma questo è un altro discorso (potrebbe essere uno spunto per un futuro incontro).
Condividere la propria giornata, quando è possibile, con il proprio cane, appaga entrambi.
Questo però non deve significare rendere il proprio amico a 4 zampe morboso!
Un cane equilibrato può e sa rimanere da solo per qualche ora. In natura la sua mamma inizia il cosidetto “distacco” già verso i 4 mesi. Per abituarlo inizialmente sarà sufficiente cambiare stanza chiudendo la porta per qualche secondo, poi gradatamente aumentare il tempo, uscire dal portone di casa sul pianerottolo e così via al fine di avere un distacco sereno e senza traumi. Il cane approfitterà della vostra assenza per riposare tranquillo.
Il cane ama la routine, ma non la noia.
Abitate in città? Se durante la settimana seguirà gli stessi percorsi, incontrerà i suoi amici al parchetto, magari farà dell’attività sportiva, durante il week-end prendete l’occasione per portarlo un po’ in campagna, in un boschetto, ovunque ci sia un ambiente naturale e non sempre lo stesso. Sarà appagato da nuovi odori, rumori e percezioni anche visive, diverse dal solito.
Parlate al vostro amico, resterete stupiti per come vi guarderà e quante parole imparerà.
Ogni buona convivenza necessita di buone regole! Rendono il cane più tranquillo perché può anticipare le reazioni (n.b. è un esempio di prevedibilità degli eventi) facendo di lui un cane equilibrato.
Essendo parte di un nucleo familiare dovrà imparare ciò che gli è permesso e ciò che non lo è. Parola d’ordine “coerenza”. Qui si può evidenziare una netta e chiara distinzione, ad esempio, tra un bambino e un cane (differenza già richiamata in precedenza). E’ possibile dire ad un bambino puoi mangiare il biscottino “solo per questa volta”, per il cane significa creargli confusione, o si può sempre o non si può mai. Non ci sarà differenza se avete un cucciolo o un adulto, ciò che gli è permesso fare una volta, tenderà a farlo sempre. I vizi vanno mantenuti!
Se lasciate che il cane vi salti addosso per farvi le feste, lo farà sia che siate vestiti per il suo giro, sia che siate pronti per andare ad un matrimonio. Al cane interessate voi, non come siete vestiti. Quindi delle regole educative, non ordini fini a sé stessi, contribuiranno a rendere l’ambiente familiare confortevole, rafforzeranno la relazione e per il vostro cane sarete il punto di riferimento su cui poter contare in ogni momento.
Il vostro cane vi viene incontro come meglio può e riesce, provate a farlo anche voi.
La prossima volta vi darò qualche indicazione per comprendere meglio il vostro amico a 4 zampe osservandolo….o forse per insegnare al vostro cane qualche piccola regola…..o giochino….o….Se avete un argomento che vi sta a cuore potete scriverci cercheremo di rispondervi con un articolo sul nostro sito.
Potete rivolgere le vostre richieste direttamente a educatore@rescuebau.it verranno recapitate a me o altro educatore volontario che sarà felice di darvi una “zampa”!
P.S: Se poi volete aiutare i nostri ospiti a 4 zampe potete guardare nella sezione delle adozioni a distanza.. con poco gli permettete di stare bene!
Grazie e a presto
Lorena R.