Voglio un cane!

Cane e famiglia: una scelta consapevole

La relazione cane-uomo

A cura di Ilenia Quagliato, educatrice cinofila

Avere un cane come membro della propria famiglia è una scelta per la vita ed è bene avere le idee chiare su quello che essa comporti, per poter evitare brutte sorprese e potersi quindi godere tutto ciò che questa incredibile creatura è in grado di donarci.

Prima di tutto: una scelta collettiva. L’intera famiglia che deve essere partecipe alla scelta che faremo (visto che il cane vivrà con tutti) quindi meglio sedersi a tavolino per scambiarsi idee, opinioni e decidere insieme in armonia.

Dietro la scelta di un cane si celano aspettative, speranze, dubbi e a volte anche paure ed è bene che tutti i membri della famiglia ne siano al corrente, per poter scegliere il cane che più si adatti a noi e superare insieme eventuali difficoltà.

La prima domanda da porsi è: perché vogliamo un cane? Perché abbiamo un bel giardino? Perché il cane fa la guardia? Perché ci sentiamo soli e vogliamo un compagno di vita per noi e i nostri figli? Ricordiamoci sempre che il cane non è un nano da giardino, non è un antifurto e non è una babysitter. Ha le sue necessità, soffre anche quando non lo da espressamente a vedere e a volte lo esprime, ma non viene compreso. Ha dei costi, può avere dei problemi e quando ci saranno quattro zampe in casa non importa se lo volevamo solo per via del grande giardino o per il bambino che magari si è già stufato. La famiglia dovrà accudirlo soddisfacendo tutti i suoi bisogni, perché non è stato lui a decidere di piombarvi tra capo e collo, ma siete stati voi a volerlo e lui ci si affezionerà e diventerà totalmente dipendente dai suoi amati proprietari. Se vogliamo un cane perché ci piace come animale e vorremmo vivere al suo fianco in un rapporto paritario fondato su conoscenza e rispetto, allora meritiamo di avere un cane in famiglia.

Detto questo, al tavolo bisognerà parlare del tempo. Quanto tempo possiamo dedicare al futuro coinquilino? Il cane è un animale sociale ed è fondamentale gli siano dedicate le necessarie attenzioni, riflettendo anche sulla qualità di quei momenti passati insieme. Ad esempio per un cane può non essere sufficiente una passeggiata di un’ora nel parco mentre noi parliamo al cellulare, mentre potrebbe essere molto più gradito un quarto d’ora passato a giocare insieme. Chi non ha mai visto il proprio cane disperato perché la pallina gli è finita sotto un divano? Ma cosa succede quando, una volta che ci siamo accorti del suo problema, abbiamo iniziato a cercare quella benedetta pallina insieme a lui? “Dai su! Calma! Si, lo so che sei impaziente ma aspetta un attimo e la troviamo!” Quante volte ci siamo ritrovati a pronunciare queste parole mentre il nostro amico, vedendoci all’opera per lui, salta, scodinzola, ci viene addosso, felice come non mai? Il motivo è che stiamo facendo una cosa con lui e lui in quel momento sta sfiorando il cielo con un dito.

Il tempo è direttamente correlato al nostro stile di vita. Esso ci permetterà di prenderci cura di un essere vivente che ha bisogni diversi dai nostri? Se sì, quale creatura potrebbe adattarsi a stare con noi? Gli individui sono molto diversi gli uni dagli altri ed è bene riconoscere tali connotazioni per poter “imbroccare la via giusta”. La scelta migliore sarà avere un cane che adorerà il nostro stile di vita! E così il sedentario adotterà il cane più pigro del mondo, mentre l’atleta amerà il suo frizzantissimo cane tutto pepe.

Del grande capitolo sullo stile di vita rientra anche lo spazio materiale in cui si pensa di accudire il cane. Il cane “ci starà”? A seconda del cane che vorremo adottare, dovremo pensare anche alle sue necessità di spazio, condiviso e privato (magari ci facciamo un bell’articoletto su questo punto importantissimo!).

Punto cardine è sicuramente anche la disponibilità economica, spesso correlata sia alla taglia, sia ai problemi di salute del cane. Dobbiamo infatti pensare che merita buon cibo, assistenza veterinaria, magari anche l’intervento del toelettatore o l’aiuto di un dog sitter. Se andiamo in vacanza, è un costo in più, sia che lo si porti dietro sia che si decida di farlo pernottare in pensione. Da ultimo, non perché meno importante, pensiamo che potrebbe esserci la necessità di contattare un educatore cinofilo! Potremmo aver bisogno di aiuto per capire come insegnare al cane ciò che vogliamo e, in caso di problematiche comportamentali, può essere necessario l’intervento del comportamentalista.

Avremo inoltre voglia e pazienza per imparare a gestirlo o per insegnare anche ad eventuali bambini a vivere con un essere vivente così tanto diverso da loro?

Da ultimo, ancora una volta non per importanza, senza diventare veggenti professionisti, pensiamo al futuro. Non è solo importante analizzare la nostra attuale vita, ma pensare anche a come sarebbe la nostra vita per tutta la vita del nostro futuro migliore amico. La vita media di un cane è molto variabile a seconda della taglia e della razza: può andare dai soli 8 anni per un cane di taglia gigante fino anche a 19 e noi dobbiamo giurargli di amarlo e onorarlo finchè morte non ci separi. Possono cambiare le situazioni familiari, il luogo di residenza, i desideri dei bambini, ma qualsiasi cosa succede è nostro preciso dovere fare di tutto pur di tenerlo con noi.

Molto bene: dopo tutte queste domande, se non ci sono perplessità e se abbiamo preparato un gran bel piano d’azione, magari facendoci aiutare da un educatore cinofilo (si, gli educatori fanno anche consulenza pre adosione!) o dal responsabile delle adozioni in canile o ancora dal veterinario o dall’allevatore (serio), siamo pronti per scegliere il nostro nuovo amico.

Il passo successivo sarà quindi: come scelgo il mio futuro migliore amico e a chi posso rivolgermi per trovarlo?

Niente panico, ne parleremo nel nostro prossimo articolo!!

Ilenia Quagliato, educatore cinofilo
educatore@rescuebau.it

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